Magnetoterapia è efficace: per la gestione alternativa del dolore

induzione magnetica
Come trattamento di tipo alternativo o di supporto, la magnetoterapia è relativamente antica e ben documentata. Infatti la regina Elisabetta 1°, la usò come tale fin dagli inizi del 16 secolo. Altri, come gli austriaci, gli antichi greci ed anche primi ricercatori americani, i medici e gli scienziati hanno tutti sperimentato il potere di guarigione e il suo effetto sul corpo. Si effettua collocando uno o più piccoli magneti, molto sottili, sulle varie parti del corpo per aiutare nella gestione del dolore e serve a soccorrere nei disagi del corpo.

Problemi ai piedi?

E' stato calcolato che una persona cammina mediamente nel corso della sua vita l’equivalente di tre volte il giro del mondo.
Per il piede fisiologico, un complesso composto da 26 ossa, 33 articolazioni e 100 tra tendini, legamenti e muscoli tutti perfettamente armonizzati ed in equilibrio tra loro, semplice routine quotidiana.

Ciononostante un gran numero di persone raggiunti i 60 anni prova con maggior frequenza dolore ai piedi, ed in alcuni casi questi si possono far sentire anche prima, tra i 20 ed i 30 anni.
Di recente un sondaggio, condotto dalla American Medical Association Podiatric, ha rilevato che degli intervistati il 53% soffriva di dolori ai piedi, in alcuni casi a tal punto da diventare un ostacolo per lo svolgimento delle normali attività della vita quotidiana.

Molte persone pensano che il dolore ai piedi sia uno dei sintomi dell’invecchiamento, quando, invece, può essere più facilmente attribuito al proprio comportamento. Scarpe  che garantiscano una postura corretta del piede, indossate con regolarità, sono di grande aiuto. Ma anche la condizione fisica: obesità, diabete, problemi circolatori sono di sicuro problematici anche per ciò che possono provocare ai piedi.

Ecco alcuni dei principali motivi di affaticamento del piede, da prendere in seria considerazione:

Ortesi per Calli, Borsiti dell'Alluce Valgo ed Alluce Limitus

Ortesi per patologia specifica: dolore all'articolazione dell'alluce
Terapia ortesica (plantare) basata sull'evidenza

In questo video vengono fornite istruzioni per medici specialisti del piede su come prescrivere le ortesi più efficaci per il trattamento di calli, borsiti dell'alluce valgo,alluce limitus e l'artrite all'articolazione dell'alluce. I pazienti possono trovare informazioni utili per determinare se i loro plantari sono stati effettuati correttamente secondo questa tecnica.

Per la valutazione delle condizioni di una borsite e artrite all'articolazione dell'alluce rivolgersi ad un podologo, un fisioterapista o un tecnico ortopedico. Ad un medico specialista in ortopedia, che non preferisca le tecniche chirurgiche (generalmente quelli in servizio solo presso i poli-ambulatori delle ASL), un fisiatra o un reumatologo per la prescrizione delle ortesi. Infine presso un centro con tecnico ortopedico per la realizzazione.


Orthotics for Bunions and Hallux Limitus(big... di melvillejackson

Cos'è la Spina calcaneare (o calcaneale)

Può capitare di avere dolore sotto il tallone e dopo averci convissuto più o meno tempo (giorni, mesi a volte anni) diventa di quelle “spine” che è difficile togliere senza problemi: la spina calcaneare. Un disturbo del piede che si presenta in modo particolarmente doloroso e che scopriamo dopo aver consultato il medico ed eseguito delle radiografie o un'ecografia.

Quando c’è questo problema, ogni piccolo passo può trasformarsi in un’esperienza dolorosa quanto complicata. Il tallone è il bersaglio vero e proprio del problema, ma a risentirne maggiormente è tutta la pianta e l’appoggio del piede, di conseguenza tutta la postura. La spina calcaneare è una patologia a carattere prettamente degenerativo, dovuta principalmente al cronicizzarsi della fascite plantare od all'artrosi e può essere anche asintomatica.

vediamo di conoscerla meglio.

Eliminare i calli in modo naturale

piedi e natura
Dopo una giornata faticosa o dopo aver trascorso molte ore in piedi può capitare di avvertire i piedi stanchi e doloranti.

Per rimediare a questo sgradevole stato si può ricorrere al vecchio stratagemma del pediluvio avendo cura di immergere i piedi in acqua tiepida per 10 minuti consecutivi ed alternare con una immersione, anche breve, in acqua fredda. Un pediluvio a base di acqua e fiocchi d’avena darà sollievo ai vostri piedi induriti.

Calli e duroni sono degli ispessimenti dello strato corneo dell’epidermide del piede che si manifestano come delle monete giallastre e dure, nelle zone in cui si esercita maggiormente pressione. Se si radicano in profondità è meglio ricorrere ad un podologo per una cura.

Esistono inoltre vari rimedi naturali. Ecco alcuni che puoi provare ad usare:

Sbarazzarsi di un durone e dare sollievo ai piedi

Ecco un video che mostra come sbarazzarsi di un durone e dare temporaneo sollievo ai piedi.
Facile e veloce rimuovere i duroni o la pelle screpolata sui talloni, per avere sempre piedi soffici e belli, senza inestetismi.

Il cattivo appoggio dei piedi può causare mal di testa?

Se soffri regolarmente di mal di testa nei giorni che in cui cammini molto o stai in piedi per tanto tempo, è possibile che la cattiva biomeccanica del piede possa esserne la causa.

Ogni giorno, camminiamo o stiamo in piedi su superfici dure, non flessibili come i pavimenti di casa. I nostri piedi hanno un metodo naturale di assorbimento degli urti che è ostacolato da un'eccessiva pronazione del piede. Questo significa che, per quasi una persona due, i piedi perdono il loro naturale 'rimbalzo' ammortizzante nel momento sbagliato nel ciclo del passo. Questo porta ad un effetto sgradevole di contrasti che sale fino al busto. Questa reazione a catena creatasi influisce in tutto il corpo compresi i piedi, gambe, ginocchia, rotule, anche, spalle e persino portare a mal di testa e dolore al collo. In alcuni casi estremi sono stati riferiti anche risentimenti all'articolazione temporomandibolare (giunto a cerniera della mandibola).

Dolore lancinante sotto il 2° dito piede

La 2° testa metatarsale è quella protuberanza ossea all'estremità del metatarso che si trova immediatamente prima del dito ed è tra le più frequenti metatarsalgie selettive.
Legamenti plantari

Una delle cause è il sovraccarico meccanico ripetuto proprio su questa parte, che puoi verificare da solo osservando se proprio in quel punto è sorto un durone o peggio un callo. Se sottovalutiamo i primi dolorini in questa sede, continuiamo con comportamenti a rischio (indossare calzature strette e/o corte, a decolleté o bambolina, eccessivamente morbide ed instabili, con tacchi maggiori di 3,5cm.) e magari pratichiamo sport che aumentano lo stress in sede come corsa, walking, tennis, pallavolo ecc. ma anche ballo, questo semplice dolorino, non curato adeguatamente, può evolvere in una lesione del legamento plantare.
Il legamento plantare è una sorta d'imbracatura cartilaginea, ed è l'unica cosa che fornisce stabilità da lato a lato alle dita centrali del piede. Se si strappa, le dita dei piedi possono deviare creando tra loro uno spazio a V, quasi sempre tra il 2° e 3° o il 3° e 4°dito.

Ma quanto riesco a camminare?

Link al pedometro
Tutti dovrebbero fare almeno 10.000 passi al giorno, e tu, quanto cammini?
Ecco una simpatica applicazione gratuita che può aiutarti a tenere traccia dei tuoi "passi".
Runtastic Pedometer tiene traccia di ogni passo che fai e ti permette di capire se riesci a raggiungere i 10.000 passi giornalieri raccomandati.
Da provare

Rapida riduzione del dolore: confronto tra Caldo contro Freddo

Può capitare d'esser afflitti da un dolore cronico ad un'articolazione, ad un muscolo oppure ad un legamento. Magari si è lontani da casa e non si sa che fare. C'è un modo relativamente semplice ed anche economico per portare sollievo in queste situazioni. Consiste nell'utilizzo del caldo o del freddo. Ma vediamo come e quando utilizzare l'uno o l'altro.

Regola 1: solo tu puoi sapere come questo tipo di trattamento può portare beneficio al tuo specifico tipo di dolore. Ecco perché questo va bene per te invece che per un altro. Quindi se hai deciso che il ghiaccio piuttosto che il calore può essere tuo alleato per questo dolore, ci sono alcuni importanti fatti che devi sapere, per non rischiare di far addirittura aumentare il dolore!

Regola 2: ATTENTO a non bruciare o congelare l'area interessata dal dolore. Potrà sembrarti sciocco ma davvero conviene non aumentare il tempo d'esposizione e soprattutto non aumentare la temperatura calda o diminuire quella fredda. Anche perché non è vero che se lo fate aumenta il sollievo. Anzi.

Lasciatelo andare: il trattamento col calore si può fare utilizzando un cuscino riscaldante elettrico (termoforo), un impacco/compressa caldo umida o al minimo una bottiglia di acqua calda. Un'altra opzione è un cuscino elettrico a sabbia (termoforo a sabbia) che riscalda per diverse ore per alleviare il dolore. In medicina trova consenso generale che caldo, caldo umido sia la prima scelta. E 'rilassante, gestibile, e non troppo drastico per l'infiammazione. Questo calore può penetrare e non secca la pelle.

Regola 3: Se si utilizza il calore, è necessario prestare attenzione a per quanto tempo ed a quanta pressione vengono impigate nel tuo trattamento. Il calore moderato è efficace. La fonte di calore non deve essere avvolta intorno alla parte, ginocchio, gomito, schiena, braccio ecc, al fine di svolgere bene il suo lavoro, ma piuttosto solo sull'area piu prossima al dolore.
Mantenere il calore per circa 20 minuti, per poi rimuoverlo. Il tuo medico può averti anche indicato di ripetere l'applicazione del calore ancora dopo 20 minuti. O può averti detto di utilizzare queste applicazioni calde in 3 diversi momenti durante la giornata.

Regola 4: Non applicare calore su creme, gel, cerotti adesivi in cui ci sono sostanze chimiche che stanno già creando una fonte di calore per il tuo dolore. Non mettere una benda stretta su una di queste patch. Si potrebbe causare una grave ustione.


Regola 5: Mai premere direttamente su di un cuscinetto riscaldante, sia esso umido o secco. Invece, poggiaci sopra o poggialo sopra di te (piega una coperta sul cuscinetto od usa una bottiglia per appesantirlo se ne hai bisogno). Questo aggiunge una pressione lieve all'area che vuoi aiutare.

Terapia del dolore con il freddo/ghiaccio può essere realizzata con una borsa di ghiaccio od una busta di ghiaccio chimico. Rompere dei cubetti di ghiaccio in un sacchetto di plastica o un sacchetto di verdure surgelate svolgerà anche bene questo compito.


Regola 6: Avvolgere il ghiaccio in un asciugamano o un panno umido prima di metterlo in contatto diretto con la pelle. Il ghiaccio può anche "bruciare" la tua pelle se lasciato troppo a lungo. Again, the 20 minute rule applies: Twenty minutes on, then take it off. Ancora una volta vale la regola dei 20 minuti: tienilo venti minuti e poi toglilo.

foto: processo infiammatorio

Comunque ogni persona con un infiammazione è unica. Ed è unica anche la sua storia Di solito il calore è maggiormente auspicabile al mattino per alleviare la rigidità ed il dolore e far subito mettere in movimento le articolazioni. La sera e la notte sono il momento giusto per usare il freddo/ghiaccio per lenire il dolore e l'indolenzimento/irritazione derivanti dalla vostra attività quotidiana.


Comunque, potresti sentire utile fare proprio il contrario! Potresti forse voler usare solo il freddo, o solo il calore, quando desideri sollievo dal dolore. Non ti sentire strano ouori dalla normalità.

Se questo post ti sembra "molto rumore per nulla", t'invito a riflettere e ripensarci. Questa semplice tecnica ti consente di gestire una parte del tuo piano di recupero dal dolore. Ed è questo il potere. Stai prendendo il controllo per sentirti meglio. E questo è un passo da gigante nella direzione positiva.

Il calore e il ghiaccio sono convenienti, disposnibili e poco costosi. Basta fare la tua scelta ed... avere una nuova buona giornata!