Metatarsalgia: primo soccorso per attenuare rapidamente il dolore


Premetto che è meglio consultare il medico. Quindi i consigli si riferiscono al dolore sotto le teste metatarsali, nell'attesa della visita medica.
Ma vediamo cosa si può fare per risolverli nell'immediato.

Metatarsalgia
Localizziamo il dolore: è generalmente situato proprio sotto le teste metatarsali, in corrispondenza dell'osso alla base delle dita (falangi)

Qualità del dolore: sordo, fisso o intermittente, localizzato con precisione (vedi sopra), si presenta od aumenta quando si resta in carico sui piedi, si cammina o si corre. Può anche "pungere", ma solo un minimo.

Questi sono i consigli da dare in una situazione come questa:

  • il primo ed anche il più semplice suggerimento è quello di rimanere fermi per un po', senza poggiare il piede a terra e soprattutto senza praticare alcun tipo di disciplina sportiva. Certo è impensabile praticarlo a lungo:
  • in secondo luogo, si possono assumere antinfiammatori per via orale, sotto forma di pomate o cerotti. Ibuprofene o paracetamolo fai un pò tu;
  • la TENS o le diadinamiche possono essere un ottimo rimedio per ridurre temporaneamente il sintomo;
  • il laser talvolta dà buoni risultati, specialmente se utilizzato per almeno 10 giorni in sedute che non dovranno superare i 15 minuti:
  • una soletta di scarico semplice da realizzare in casa (per le istruzioni clicca qui: video ). Ti ricordo che questo mostrato è solo un rimedio temporaneo, in attesa della visita medica per una corretta diagnosi (altri ben più gravi problemi potrebbero nascondersi dietro un'apparente metatarsalgia ad un inesperto).
Ti ricordo che se oltre alla metatarsalgia individui anche qualche strano atteggiamento della postura del piede, che adirittura è sfociato in deformità, il rimedio olistico e meno invasivo è sicuramente una ortesi plantare, meglio ancora se su calco in quest'ultimo caso. Questa riprogrammando l'appoggio del piede è in grado di ridurre rapidamente i sintomi dolorosi, senza dover ricorrere ad altro. Ed a distanza di un'anno, al controllo programmato, potresti accorgerti d'aver migliorato il tuo roblema in modo sorprendente.
Non dimenticare di farseli prescrivere dal proprio medico di fiducia.

Il trattamento chirurgico volto alla correzione del problema potrebbe rivelarsi inefficace, anche perché contrariamente a quanto percepito dai più, non è volto a restituire al piede la sua forma originale e cancellare ogni possibile situazione di peggioramento di questa patologia. Bensì a cercare di migliorare la funzionalità o l'anatomia, benché possa essrere irreversibile. E la recidiva è dietro l'angolo.

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